Nel 1308 gli Asburgo vennero sostituiti sul trono imperiale dai Lussemburgo, che mantennero la corona per tutto il XIV secolo e per buona parte del XV.Il sovrano più importante di questa dinastia fu Carlo IV, che regnò dal 1347 al 1378. La sua politica fu identica da quella seguita dagli Asburgo: egli si dedicò principalmente al suo regno ereditario di Boemia, trascurando il sogno di potenza imperiale che era stato la causa dell’estinzione della Casa di Hohenstaufen. Sotto il suo governo, grazie all’accorta politica di incoraggiamento del commercio e delle arti, la Boemia conobbe un notevole progresso. Per il quieto vivere, Carlo IV dovette però fare alcune concessioni ai grandi vassalli tedeschi: nel 1356 egli promulgò la Bolla d’oro, nella quale si stabiliva che l’imperatore doveva essere eletto da un consiglio composto da sette grandi principi elettori detti Kurfuersten. Questo consiglio ristretto era composto dai tre arcivescovi di Magonza, Colonia e Treviri, il re di Boemia, il conte del Palatinato, il duca di Sassonia Wittenberg ed il Margravio di Brandeburgo. Con questo sistema, si impedì alla monarchia di trasformarsi in monarchia ereditaria e quindi di rafforzare la propria autorità, ponendo le proprie radici nel Paese; la Germania venne così consegnata all’arbitrio dei sette grandi vassalli, consacrando in tale modo la divisione dello Stato. Questo problema fu subito evidente sotto il regno di Venceslao, figlio di Carlo IV, che nel 1400 venne deposto dai principi elettori per il sostegno accordato alle città tedesche nella loro lotta contro i feudatari. Il suo successore Sigismondo, anch’egli figlio di Carlo IV, fu solo uno strumento nelle mani dei grandi vassalli; con la sua morte avvenuta nel 1437, si estinse la Casa dei Lussemburgo e la corona imperiale tornò agli Asburgo, che la mantennero fino al 1806. Essi non ebbero mai autorità in Germania, al punto che sotto il regno di Federico III, che regnò dal 1440 al 1493, la Germania si era dimenticata dell’esistenza di un imperatore. Ciò derivava principalmente dal fatto che questi imperatori non disponevano di un proprio esercito, neppure di un’amministrazione centrale e non levavano imposte sull’impero. Nella realtà, gli Asburgo potevano vantare grande autorità solo nei loro possessi ereditari e quindi solo sull’Austria.