Amalfi, con ogni probabilità la più antica tra le quattro Repubbliche marinare, sviluppò intensi scambi commerciali con l’Impero Bizantino e l’Egitto. I mercanti amalfitani riuscirono a togliere il monopolio dei commerci nel Mediterraneo agli Arabi, fondando nel X secolo delle basi mercantili nell’Italia meridionale e in Medio Oriente. Tra le maggiori testimonianze della sua grandezza, vi furono le Tavole Amalfitane, un codice che raccoglieva norme di diritto marittimo che restò attuale per tutta la durata del Medioevo. Amalfi, che era stata la massima potenza marinara, venne saccheggiata dai pisani nel 1137 durante un periodo di grande indebolimento dovuto a disastrose inondazioni e dalla recente annessione al Regno normanno, a seguito della quale la città iniziò una rapida decadenza ed il suo ruolo venne progressivamente assunto da Napoli.